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Speciale Sanremo 2014: INTERVISTA A BIANCA

Speciale Sanremo 2014: INTERVISTA A BIANCA

Domani per lei sarà il grande giorno. Con “Saprai” calcherà per la prima volta il palco dell’Ariston in occasione del Festival di Sanremo. Bianca, il cui vero nome è Emma Fuggetta, sarà in gara per le Nuove Proposte. Oggi la cantante torinese sprizza gioia da tutti i pori ma fatica a nascondere la tensione. Questo, per lei, è davvero un sogno che si realizza. Quando mi avvicino per salutarla e per farle qualche domanda, mi accoglie con un bellissimo sorriso e mi stringe forte la mano, quasi a voler cercare un po’ di rassicurazioni.

Bianca, come stai vivendo questo momento di attesa? Sei pronta per mangiarti l’Ariston?
Sono molto felice, avere un po’ di ansia è normale. Sinceramente non so cosa aspettarmi. Spero davvero di essere pronta!

Sei scaramantica? Porterai con te qualche oggetto portafortuna?
Purtroppo o per fortuna non lo sono. E poi a Sanremo non c’è tempo per pensare troppo alla gara e per avere cattivi pensieri perché si va sempre di corsa, tra prove, interviste e spostamenti. Io qui mi sento Cenerentola, osservo ciò che mi circonda e mi distraggo facilmente. Quando però arriva la notte, e le luci si spengono, inizio a pensare a mille cose e sale la tensione.

Qualche collega ti ha dato consigli utili in questi giorni?
Ho parlato un po’ con tutti, dai Giovani ai Big. Con Ron, in particolare, che ho conosciuto ad Area Sanremo, ho avuto la possibilità di confrontarmi e di ricevere sostegno e ottimi consigli di cui farò tesoro. Mi ha incoraggiata molto. E lo ringrazio per questo.

Saprai è un brano molto sanremese ma tu sei cresciuta a pane e jazz.
Il mio primo amore è stato il jazz poi mi sono spostata verso il soul. Ho cominciato a studiare musica a 14 anni, quando mia sorella mi ha fatto ascoltare un brano di Ella Fitzgerald, My romance. E’ stato un colpo di fulmine, mi sono innamorata di quel pezzo e di quella voce straordinaria. Saprai è un brano che mi rispecchia molto, spero di riuscire a far emergere la mia personalità sul palco. Non sarà facile perché sono molto timida e so che questo mondo è fatto per chi ha carattere e grinta.

Domani esce il tuo primo album, “L’Altra metà”.
Un disco cupo, sul filone di Saprai e che fa emergere la parte bianca di me. Lo abbiamo registrato in appena 27 giorni. Contiene otto brani a cui tengo molto perché sono il frutto di miei racconti che ho presentato al mio produttore. E’ un album versatile e dalle mille sfaccettature. Preparate i fazzoletti perché è strappalacrime! (ride, ndr).

Cosa ti aspetti da questo festival?
Di crescere e imparare.Vorrei riuscire a conoscere la mia vera identità. Avere 20 anni è un’arma a doppio taglio. Ho scelto come nome d’arte Bianca perché è un augurio che faccio a me stessa: finora è emersa solo la parte nera che mi caratterizza. E’ giunto il momento di far conoscere anche altri aspetti della mia anima.

Il futuro che immagini per Bianca?
Scrivere canzoni e fare tanti concerti. Magari a teatro, la mia dimensione naturale. Amo l’atmosfera che si crea e l’energia della platea. Ma non disprezzo club e spazi alternativi, magari all’aperto. E poi ogni giorno scopro cose nuove di me stessa, anche di avere un vocione soul!